Lo spettacolo “Cavalleria Rusticana. Tra prosa e lirica” è un viaggio che ripercorre e mette in relazione la novella di Giovanni Verga e l’opera di Pietro Mascagni. Ha debuttato nell’estate 2019 nell’ambito della manifestazione Le Verghiane di Vizzini.
Per la stagione 2023 dell’Associazione Mascagni i ruoli saranno interpretati da Marianna Cappellani (Santuzza), Rosolino Claudio Cardile (Turiddu), Giovanni Guagliardo (Alfio), Sabrina Messina (Lola), Linda Rogasi (Lucia), intercalati dalla voce recitante dell’attore Bruno Torrisi e accompagnati al pianoforte da Ivan Manzella.
La tragica storia di Santuzza e Turiddu è paragonabile per fama soltanto, credo, alla notissima tragedia di Shakespeare Giulietta e Romeo. Cavalleria Rusticana di Giovanni Verga nasce prima come novella (1880) successivamente trasposta come atto unico per il teatro sempre dal Verga. Nel maggio del 1890 andò in scena l’opera di Pietro Mascagni con il libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti. Nel 1953 arriva anche sul grande schermo grazie alla regia di Giovanni Gallone con grandi attori internazionali come Anthony Quinn (compare Alfio), May Britt (Santuzza), il nostro Ettore Manni (Turiddu). Ma la versione che ha riscosso più successo è stata l’opera di Mascagni. Difatti è tra le opere, ancora oggi, più rappresentate al mondo. Con questo spettacolo abbiamo voluto coniugare la novella con l’opera per restituire al pubblico una visione più completa della vicenda e per omaggiare i rispettivi autori. Autori che andarono ben presto in lite, Verga difatti fece causa a Mascagni per questioni di diritti. La vicenda è caratterizzata da comportamenti e da rituali tipici del mondo cavalleresco in un ambiente rustico, di campagna, lascia intravvedere, come in altre opere di Verga, il tema del possesso, dell’attaccamento alla roba, della gelosia, dell’onore, in un contesto maschilista e fintamente intriso di religiosità. Verga col suo stile, ci restituisce, senza giudizio, uno spaccato di vita rustica, aspra e crudele, creando personaggi sanguigni, passionali, pregni di umanità quasi a voler, per i posteri, lasciare traccia di un nostro passato, che continua purtroppo ad esistere, affinché si possa aver chiare le origine dei nostri mali.
Bruno Torrisi
Bruno Torrisi Diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile di Catania anni 1985/87 diretta dal regista Giuseppe Di Martino, si perfeziona frequentando seminari sul corpo e sulla voce diretti dai registi Ludvig Flaszen e Lech Raczak (Polonia) e dal coreografo francese Gille Coullet. In trent’anni di carriera vanta un centinaio di spettacoli teatrali che lo hanno visto a fianco di registi e attori di fama nazionale, passando con disinvoltura dal teatro classico a quello di tradizione, cimentandosi anche col teatro contemporaneo e sperimentale. Ha recitato nei più prestigiosi teatri d’Italia con produzioni nazionali come il CTB di Brescia, il Teatro di Genova, l’Argentina di Roma, il Regio di Parma. Al Teatro Greco di Siracusa al fianco di Aldo Reggiani, Gianni Agus, Piera Degli Esposti, per la regia di S. Sequi ha interpretato il ruolo di Tanatos nell’Alcesti di Euripide nella rassegna di tragedie greche dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, spettacolo replicato in Grecia al Teatro di Epidauro. Con la stessa compagnia ha rappresentato l’Italia con lo spettacolo “I Villegianti” di Gorkij al Teatro Ermolova di Mosca. Diretto da Armando Pugliese prenderà parte ad una decina di spettacoli, da ricordare “La Gerusalemme Liberata” di T. Tasso con Flavio Bucci, “Il Bandito Giuliano” con Giampiero Ingrassia e Tosca per il Teatro Greco di Taormina. Con la direzione di Vincenzo Pirrotta ha preso parte allo spettacolo“Eumenidi” di Eschilo per la Biennale di Venezia e successiva tournée nazionale, e allo spettacolo “U ciclopu” di Pirandello per la rassegna di teatro classico di Siracusa. Negli ultimi dieci anni ha preso parte a svariate serie televisive come “Il capo dei capi” dove interpretava il ruolo di Ninni Cassarà, “Un caso di coscienza” con Sebastiano Somma interpretando il ruolo del procuratore Trapani, in tutte le serie di “Squadra Antimafia” con il ruolo del questore Licata, successivamente sarà ancora il questore Licata nelle due serie televisive di Rosy Abate, nel “Commissario Montalbano” ha interpretato il ruolo di Saro Montaperto nella puntata dal titolo “La forma dell’acqua” , per la serie “Il giovane Montalbano” ha interpretato il ruolo del signor Cutufà nella puntata “L’uomo che andava appresso ai funerali”. Ancora in un giallo di Camilleri “La stagione della caccia” per la regia di Roan Johnson lo abbiamo visto nel ruolo del Barone Uccello. Al cinema lo abbiamo visto in “Romanzo di una strage” per la regia di Marco Tullio Giordana, e in “Fai bei sogni” di Marco Bellocchio. Si è cimentato anche nella regia dove ha riscosso notevole successo di critica e pubblico dirigendo la“Cavalleria Rusticana” di Mascagni al Teatro Greco di Taormina per il Taormina Opera Stars e sempre per Taormina ha curato la regia di “Rigoletto” di Verdi per il Sesto Senso Opera Festival.
Marianna Cappellani, soprano Nel 2000 ha debuttato al Teatro Massimo Bellini di Catania. Ha poi collaborato con il Teatro Comunale di Cagliari, il Regio di Torino e il Verdi di Busseto. Nel 2003 ha interpretato il ruolo dell’Ostessa in Sly di Wolf Ferrari all’Opera di Roma al fianco di Placido Domingo. Nello stesso anno, sempre al fianco di Placido Domingo ha partecipato al concerto “Musiche per la Speranza” tenuto al Teatro delle Muse di Ancona. Ha preso parte a importanti produzioni presso lo Sferisterio di Macerata il Teatro San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, il Teatro Petruzzelli di Bari. È stata inoltre una convincente Mimì nella Bohème di Puccini al Teatro Alfieri di Asti e ha debuttato con vivo successo nel ruolo di Turandot al Festival “U. Giordano” di Baveno. Nella stagione 2007/2008 del Teatro Petruzzelli di Bari si è fatta apprezzare nel ruolo di Meg nel Falstaff al fianco di Ruggero Raimondi per la regia di Roberto De Simone. Ha partecipato al “Concerto di Natale” tenuto presso il Teatro Massimo Bellini di Catania al fianco di Marcello Giordani, diretta dal Maestro Stefano Ranzani. Ha interpretato Santuzza in Cavalleria Rusticana di Mascagni al Teatro Vincenzo Bellini di Catania e al Teatro Antico di Taormina. Sempre al Teatro Antico di Taormina ha interpretato Aida nel ruolo di Aida di Verdi riscuotendo grande approvazione di pubblico e critica. È stata diretta da grandi maestri quali Zoltan Pesko e Pinchas Steinberg ed ha lavorato con grandi registi quali Cesare Lievi, Pier Luigi Pizzi, Roberto De Simone. E’ stata ospite in Belgio, Francia, Spagna, Brasile per diverse produzioni e concerti. Collabora in diversi progetti con la Compagnia Zappalà Danza tra cui “La Nona” che è stata messa in scena al Brancaccio di Roma, all’Elfo Puccini di Milano, per la Fondazione Teatro Due di Parma e per il Nervi Music Ballet Festival della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Con l’attore Bruno Torrisi mette in scena i progetti “Un bel dì vedremo”, “Vissi d’arte, vissi d’amore” e “Cavalleria Rusticana tra musica e parole” sui testi di G. Verga le musiche di P. Mascagni. Recentemente ha partecipato al Festival Le lyrique de Cambes.
Rosolino Claudio Cardile, tenore Vincitore di diversi concorsi internazionali in Italia e all’estero, il tenore siciliano Rosolino Claudio Cardile debutta nel 2007 alla XLX Settimana di Musica Sacra di Monreale. E nel marzo 2008 canta in Gianni Schicchi di Puccini e in Notte di un nevrastenico di Nino Rota a Malta. Debutta nelle Convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti e nel Flauto Magicodi Mozart in tournée per Operadomani progetto dell’ASLICO. Nel 2015 ha debuttato Rodolfo nella Bohème presso Opera Theatre di Ekaterinburg e Alfredo nella Traviata di Verdi a Padova, con la regia di Mara Zampieri. Nel 2016 debutta il ruolo di Carlo nei Masnadieri al Festival Verdi 2016 di Parma e Busseto, successivamente canta con l’Orchestra Sinfonica Siciliana lo Stabat Mater di Boccherini e il concerto celebrativo su Eliodoro Sollima insieme al violoncellista Giovanni Sollima. Nel 2017 è Rinuccio nel Gianni Schicchi di Puccini con la Verdi di Milano diretta da J. Axelrod, nello stesso anno debutta nel Rigoletto di Verdi con il ruolo del Duca di Mantova presso il Teatro Romano di Benevento. A Febbraio 2018 è Rodolfo nella Bohème di Puccini presso il Teatro Comunale di Bologna, successivamente debutta lo stesso ruolo in Asia, presso la Daegu Opera House in Sud Korea. Nel 2018 è stato Rinuccio nel Gianni Schicchi di Puccini al Teatro Comunale di Bologna, e presso il Teatro Grande di Brescia per Il Professor Bemolle, un Viaggio Musicale all’inferno di Facchinetti. Ha concluso il 2018 con Bohème a Livorno, Pisa e Lucca. Debutta Turiddu nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, produzione partita dal Teatro Goldoni di Livorno, facendo tappa al Teatro Coccia di Novara e al Teatro Sociale di Rovigo. È stato rotagonista e vincitore nella produzione televisiva Italia Opera Talent sul Canale Sky Explorer cantando il ruolo di Rodolfo nella Bohème di Puccini, riscuotendo gran successo. Nel luglio e agosto 2022 è Alfredo nella Traviata di Verdi presso l’Ente Luglio Musicale Trapanese.
Giovanni Guagliardo, baritono Dopo il debutto nel 2002 al Taormina Opera Festival, ha interpretato i ruoli di Ping in Turandot alPalacio de la Opera di La Coruña, Sulpice nella Fille du régiment al Teatro dell’Opera di Roma, Marcello in La Bohème al Teatro Massimo di Palermo, Malatesta nel Don Pasquale in Florida, Gualtiero nell’Edgar alla Carnegie Hall di New York, Lescaut in Manon Lescaut al Festival di Torre del Lago, Don Diego ne L’Africaine con l’Opera Orchestra di New York, Madame Butterfly (Yamadori) alla Scala di Milano, Lakmè (Frederick) a Palma de Maiorca, Madama Butterfly (Sharpless) allo Staatsoper di Amburgo, Francesca da Rimini(Ostasio) al Teatro Verdi di Trieste, Terzaghi in Mameli di Leoncavallo al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Turandot (Ping) al Carlo Felice di Genova, Andrea Chenier (Mathieu) all’Auditorium Verdi di Milano, I Pagliacci (Silvio) a Vero Beach in Florida, il Requiem di Faurè al Bellini di Catania, Sonora nella Fanciulla del West a Torre del Lago, Marullo nel Rigoletto al National Centre for Performing Arts a Pechino con il Teatro Regio di Parma, Marcello in La Bohème al Teatro lirico di Cagliari e Montano in Otello al Thèatre des Champs Elysèes di Parigi. Ha inoltre debuttato Leporello nel Don Giovanni al Teatro della Fortuna di Fano, Alfio nella Cavalleria Rusticana al Mikhailovky theatre di San Pietroburgo e Guglielmo in Così fan tutte al Teatro lirico Verdi di Cagliari ed è tornato ad interpretare Turandot (Ping) al Festival Puccini di Torre del Lago, Carmen (Morales) al Palacio Euskalduna di Bilbao, Madama Butterfly(Sharpless) e Manon Lescaut (Lescaut) DVD sky classica al Teatro Bellini di Catania, Turandot (Ping) al Teatro Lirico di Cagliari, La Bohème (Marcello) al Taormina Opera Festival e Turandot (Ping) al Carolina Opera di Charlotte.
Sabrina Messina, mezzosoprano nasce nel 1988 a Merano, in provincia di Bolzano, da una famiglia di artisti: la mamma poetessa e pittrice, il nonno materno musicista, la nonna materna e il papà grandi estimatori di opera, il fratello pianista. Dall’età di nove anni risiede a Catania, in Sicilia. Artista a tutto tondo, ama il bello in tutte le sue forme ed espressioni: canta, scrive poesie e racconti, dipinge. Studia per anni danza classica e moderna esibendosi anche da solista in alcuni dei teatri catanesi più importanti come il Metropolitan e l’Ambasciatori. Grande appassionata di vocologia artistica e logopedia applicata al canto, dopo la Laurea in Canto Lirico presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania con il massimo dei voti, studia per ottenere la specializzazione in Foniatria, Logopedia e Voce Artistica presso l’Università Unicusano di Roma. Possiede ben tredici Master di Alto Perfezionamento Lirico presso le accademie liriche più rinomate (Santa Cecilia, Accademia Romana dell’Opera di Roma, Cubec di Modena, Yap di Marcello Giordani). Nel corso degli anni si è perfezionata con pilastri del campo della lirica quali il soprano Mirella Frani e il tenore Marcello Giordani. Gli ultimi debutti operistici la vedono protagonista nella Cenerentola di G. Rossini come Cenerentola, in Flora nella Traviatadi G. Verdi, in Lola e poi in Mamma Lucia nella Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, in Mercedes nella Carmen di G. Bizet, in Giovannae Contessa di Ceprano nel Rigoletto di Verdi, in Praskovia nella Vedova Allegra di Lehar, in Giuditta nella prima mondiale de LaCapinera di Gianni Bella e Mogol, in Kate Pinkerton e poi in Suzuki nella Madama Butterfly di G. Puccini. Recentemente ha preso parte a diversi festival internazionali come quelli promossi dal Teatro Massimo Bellini di Catania: Bellezza BelCanto Bellini 2022, in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e Bellini International Context 2022. Ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche è co-fondatrice del Green Music Project – La musica che rinasce dopo il Covid. Rappresentata dall’agenzia BJM Management, all’intensissima carriera di solista internazionale affianca anche quella da docente esperta in voce artistica e professionale presso diversi studi medici foniatrici e riabilitativi della voce.
Linda Rogasi, mezzosoprano Nata a Pachino (SR) vive a Siracusa. Ha intrapreso gli studi di canto lirico all’età di 27 anni con il soprano Giovanna Collica, ma interrompe per motivi professionali poiché si diploma in Ottica e optometria a Perugia. Riprende gli studi di canto in età matura, studiando con Antonio Marcenò, Graziella Alessi, Giuseppe Garra, Alberto Gazale ed Elena Lo Forte. Si è esibita in molti concerti come cantante solista del gruppo Singspiel Ensemble ricevendo anche il Premio Paladino. Ha frequentato varie masterclass di canto lirico e interpretazione. Per diversi anni ha rappresentato l’Italia in Germania, a Norimberga, nell’ambito di un festival interculturale e sempre a Norimberga ha tenuto diversi concerti. Ha debuttato come Mamma Lucia nella Cavalleria Rusticana al teatro Metropolitan di Catania. A gennaio 2012 ha cantato come solista e inciso l’Oratoire de Noël di Camille Saint Saëns. È solista per lo Stabat Mater di Pergolesi insieme all’Agorà Ensemble. A luglio 2015 interpreta nuovamente Mamma Lucia a fianco del tenore Marcello Giordani e nel 2016 a Enna con il tenore Antonino Interisano. Sempre nel 2016 interpreta Giannetta in Elisir d’Amore con la regia di Enrico Stinchelli. In duo con il pianista Salvino Strano porta in scena un concerto con musiche di Morricone. A luglio 2015 interpreta nuovamente Mamma Lucia a fianco del tenore Marcello Giordani, sotto la sua guida interpreta anche Giannetta in Elisir D’amore e Tisbe in Cenerentola di Rossini. Mamma Lucia rimane il suo “ ruolo” e nel 2021 è stata scritturata da 3 compagnie differenti.
Ivan Manzella si diploma in pianoforte presso l’Istituto Musicale “Bellini” di Catania, sotto la guida della professoressa Agatella Catania. Alla sua formazione musicale hanno contribuito, fra gli altri, musicisti quali Fausto Zadra, Lazar Berman e Dmitri Bashkirov. Nel 2001 consegue il Dottorato in pianoforte nella classe di Aquiles Delle Vigne presso il Conservatorio Reale di Rotterdam, dove studia anche direzione d’orchestra, e si perfeziona con Frank Wibaut presso la SommerAkademie Mozarteum di Salisburgo. Vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali per pianoforte e di musica da camera, alterna esecuzioni solistiche a concerti di musica da camera. Dal 2018 affianca un’importante attività didattica come docente in varie discipline di pianoforte, lettura della partitura, pratica pianistica e di accompagnamento al Pianoforte presso vari conservatori in Italia e in Francia. È stato Maestro di Sala e Palcoscenico in diverse produzioni liriche per il Teatro Massimo “Bellini” di Catania, per i Teatri Greci di Siracusa e Palazzolo Acreide, Teatro Antico di Taormina, Teatri Comunali di Siracusa, Modica, Noto e Avola, in opere quali Aida, Elisir d’Amore, Cenerentola, Cavalleria Rusticana, Fedora, Madama Butterfly, Tosca e Turandot, condividendo il palcoscenico con artisti quali Marcello Giordani, Dimitra Theodossiou, Simone Alaimo, Carmelo Corrado Caruso, Michail Ryssov, Angelo Persichilli, Marlaena Kessick.