Ensemble Festa Rustica

05Settembre20:30Ensemble Festa Rustica

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Festa Rustica è un ensemble italiano di musica antica con organico variabile (dal trio sonata all’orchestra da camera), attivo da più di venticinque anni nel campo della musica antica. La sua prima incisione mondiale dei concerti per flauto ed archi di Francesco Mancini per la casa discografica Musicaimmagine ha riscosso notevoli consensi da parte della critica nazionale e internazionale classificandosi, secondo la rivista americana specializzata Fanfare, tra i migliori dischi di musica classica prodotti nel mondo per l’anno 1995 (The want list 1995). A questa registrazione sono seguite le prime assolute dei concerti di Nicolò Fiorenza (ASV Gaudeamus), le sonate per violoncello di James Cervetto (AGORÁ) e le Lamentazioni per la settimana santa di Francesco Antonio Vallotti (Paragon), oltre a diverse altre uscite per altre case discografiche (Map, Da Vinci Classics) o riviste specializzate (Amadeus, Orfeo e CD Classica). Intensa è l’attività concertistica del gruppo, che si articola tra l’Italia e l’estero. Fondatore e direttore dell’Ensemble è il flautista, violoncellista e direttore d’orchestra Giorgio Matteoli, musicologo e docente di flauto dolce e musica d’insieme per strumenti antichi presso il Conservatorio di Latina.

Europa Barocca – i gusti riuniti Durante i secoli XVII e XVIII le due principali scuole musicali, quella italiana e quella francese, dominarono la scena europea. La prima era caratterizzata da cantabilità e armonie trasparenti e da una spiccata tendenza allo stile improvvisativo; la seconda dall’uso frequente di ritmi “puntati” nonché dalla concatenazione di frasi e cellule melodiche più brevi, animate da abbellimenti scritti e non improvvisati, più piccoli e raffinati. A metà tra questi due mondi si collocava lo Stile Tedesco: il cosiddetto stile “misto”, che aspirava a fondere il meglio del linguaggio musicale italiano e francese, filtrando il tutto attraverso la solida e complessa scienza armonica e contrappuntistica tipica dei compositori e degli organisti d’oltralpe. Telemann, Händel e lo stesso J. S. Bach furono fortemente influenzati dallo stile italiano, stasera ben rappresentato da F. Geminiani e A. Vivaldi. I tre trii di Telemann in programma sono tutti dotati di bellissimi e commoventi movimenti cantabili lenti, in puro stile italiano, puntualmente alternati ad allegri fugati, scritti in severo stile contrappuntistico ma anch’essi animati da una profonda vena melodica tutta di matrice italica. Di Händel si dice che sia il più italiano dei compositori tedeschi dell’epoca e nella sua musica sono evidenti i segni del suo soggiorno in Italia, soprattutto a Roma, dove frequentò molti compositori italiani, primo tra tutti il grande A. Scarlatti. Del Figlio di Alessandro, Domenico, proponiamo una Sonata tratta dal CD di cui Giorgio Matteoli ha appena pubblicato la registrazione per l’etichetta Da Vinci Classic.

Orario

(Domenica) 20:30(GMT+02:00)